Alcatraz

Alcatraz la leggendaria isola a largo di San Francisco. Oggi crocevia di turisti curiosi, ieri di malviventi affamati di sangue. Una fortezza inespugnabile o quasi che guardava dritto negli occhi la costa di San Francisco.
Siamo partiti con un traghetto dal Pier 33. Benché il biglietto per l’isola fosse incluso nella carta dei Parchi Nazionali, abbiamo dovuto comunque comprarlo separatamente, per due ordini di motivi: innanzitutto occorre anticiparsi con l’acquisto mesi prima perché potreste trovare il tutto esaurito, soprattutto nei mesi estivi. In secondo luogo la carta parchi o meglio l’Annual Pass va ritirato in uno dei parchi ma per noi questo era parte di mete successive.
Per farvi un’idea dei costi e dei tour disponibili sull’isola essendo soggetti a variazione vi consigliamo questo sito Alcatraz Island. Potrete scegliere anche un tour ispirato ad uno dei tanti film girati sull’isola oppure a fatti storici, la scelta è vasta. Ecco alcuni esempi: Escapes from Alcatraz, Robert “Birdman” Stroud, Famous Inmates, Hollywood’s Alcatraz, 200 Years on the Rock, American Indian Occupation, Gardens of Alcatraz.
Noi di Shotpix abbiamo scelto di girovagare a ruota libera, lasciando tutto all’immaginazione e all’audioguida compresa nel prezzo. Se volte, potetescegliere anche quella in italiano.
A colpire l’attenzione appena arrivati sull’isola è il contrasto tra questa ruvida fortezza, l’Oceano e il landscape di San Francisco. Sono rimasta di stucco nel vedere San Francisco da lontano con i suoi grattacieli e le ripide strade che dividono la città, sembra una collina graffiata da degli artigli. Alcune testimonianze di prigionieri narrano della notte di capodanno trascorsa a scorgere, dalle finestre dei corridoi, la città in festa con i fuochi di artificio. Una breve pausa da un paesaggio che si ripeteva ogni giorno sempre uguale ma anche tanta angoscia per lo stretto braccio di Oceano che li separava dal mondo.  Dopotutto stiamo parlando di prigionieri pericolosissimi. Una testimonianza di uno di loro affermava con piena fermezza che odiava tutto ciò che strisciasse sulla terra. Killer seriali e senza freni. Delinquenti senza scrupoli. Tra i tanti anche Al Capone, di cui è esposta una sua foto senza indicazione né del nome né del numero con cui ogni carcerato era identificato. Nei negozi di souvenir sulla costa invece si vendono sue statuine rigorosamente con tuta a strisce e mandolino. Ho notanto profondo disprezzo per questo personaggio. Continuando il percorso, ci siamo fermati dove fu organizzata la famosa fuga da Alcatraz nel 1962.
I detenuti Frank Lee Morris, Allen West, John Anglin e Clarence Anglin organizzarono il tutto. Si pensa abbiano usato il manico di un cucchiaio per allargare le condotte di ventilazione, creando così un cunicolo da cui darsi alla fuga. All’indomani la polizia penitenziaria nei letti delle loro celle trovò delle teste di cartapesta. West non fuggi, degli altri invece non ci sono state più notizie. Nonostante le indagini nessuno ad oggi conosce l’epilogo di questa storia di miseria umana.
E voi, avete deciso cosa fare? Pensate di organizzare una fuga dal vostro divano? Bene allora preparatevi ad organizzare un entusiasmate viaggio per scoprire di persona incredibili mete, con noi di Shotpix. Nel prossimo post vi racconteremo dell’esilarante viaggio da San Francisco a Santa Barbara. Un viaggio nel viaggio.

Lascia un commento